Note di Imagna 2005 - Incontri tecnici marco corvi SICUREZZA E ATTREZZATURE DI PROGRESSIONE Sabato mattina. E. Prezioni riassume la storia dell'incidente di Pot2: - avviene piu` di frequente di quanto si creda - con pozzi lunghi - anche agli esperti - in partenza, se senza chiave - anche durante la discesa, in pieno vuoto - le conseguenze possono essere gravi (shock, ustioni) e anche mortali Puo` succedere anche con lo "Stop". Dove mettere il moschettone di rinvio ? 1 - sul delta 2 - sul moschettone del discensore (alla "romana") 3 - nel foro del discensore (Stop o Spider) 4 - a la "vertaco" 5 - nessun rimando (v. catalogo Petzl) Durante la discesa in vuoto il peso della corda in una frazione di secondo puo` incastrare il discensore nel moschettone. Questo succede a 20-30 m dalla partenza con un rimbalzo dovuto (alla elevata velocita` di discesa e seguente frenata, ed) alla elasticita` della corda. Cosa fare ? Sensibilizzazione: per evitare il ripetersi dell'incidente. Attraverso corsi, divulgazione, scuole, e direttamente dai costruttori. Fare conoscere i vari tipi di tecniche: pregi e difetti. Cosa dicono le "Scuole" ? CAI: continuare cosi` come fatto fino ad adesso. Ci puo` essere una discussione all'interno della scuola, ma si mantiene l'insegnamento corrente: rinvio nel delta. SSI: un moschettone a ghiere per il discensore (nel delta ovviamente) e un moschettone senza ghiera per il rinvio. Non si insegna l'uso del discensore autobloccante (Stop). Sulla posizione del rinvio non c'e` un definito accordo, ma sono possibili varianti regionali; deve comunque essere posto "in prossimita` del discensore". Ci sono dei parametri di sicurezza per i corsi, per esempio corde con diametro almeno di 10 mm, esecuzione della chiave su ogni frazionamento, un istruttore su ogni punto. [ Nei corsi il problema puo` essere che un allievo non e` abituato a caricare la corda ]. Problema: il discensore puo` appendersi alla ghiera del moschettone ! Soluzione: usare un moschettone senza ghiera per collegare il discensore al delta. K. Raumer descrive il moschettone "handy". G. Badino propone la tecnica "romana" (ache se egli dichiara di usare la nr. 5, cioe` nessun rinvio). Problema lo "stop" nelle strettoie (anche se ci si puo` mettere un moschettone per fermare la leva). Anche con "handy". Colavita e` d'accordo con la tecnica "raumer" (o "romana" ?). Dice che con l'"handy" e` un poco difficile fare la chiave, e con le corde Beal ci puo` essere qualche problema (la calza tende a scivolare sull'anima). Problema: il rinvio puo` accavallarsi al discensore e non si puo` piu` aprire il discensore. Una soluzione puo` essere di usare un moschettone sagomato. Il discensore "spider" (moschettone di rinvio nel foro) non ha questo problema (pero` ha il problema che il rinvio e` un poco alto e quindi la velocita` meno facilmente regolabile). [ Effettivamente il "cosa insegnare" sembra un poco troppo enfatizzato ]. Risultati di test di caduta su discensore ( FC = 1, 80 Kg ): 10 mm OK ( 1300 Kg forza max.) 9 mm deformazione di discensore e moschettone, ma per il resto OK 8 mm il discensore "implode" e si accartoccia Soluzioni tecniche (far capire che ci sono varianti) per la chiave (1) girata due volte, cominciando da dietro (basso) (2) usare il croll per bloccare la corda Moschettone Petzl (quello doppio con una parte per il discensore e una per il rinvio): - il rinvio resta fuori asse (e percio` attorciglia le corde) - e` fatto in lega leggera (si usura rapidamente) - la ghiera e` autobloccante (che e` sempre scomodo in grotta) Handy (Raumer): - strozza la corda, ma non si fa sforzo per tenerla - cade, ma poi si blocca quando si alza Banana (Kong): - entra piu` difficilmente nel rinvio, - ma quando ci entra ci resta - e` "troppo" veloce (va bene per persone leggere) Spider (Repetto): - la mano deve stare alta - ci vorrebbe un moschettone corto (come rinvio) - la mezza chiave rischia di scavallare - Nota il foro e` tarato per 1100 Kg. F.R. Gia` da 15 anni si parla del problema. Standard due moschettoni nel delta. Adesso si sta` cambiando. Il discensore deve essere in asse per reggere bene quando si rompe un frazionamento. B.L. non ci sono problemi di riscaldamento (ha fatto uno studio sul riscaldamento del discensore). Incidenti: rottura del bullone. v. nr. 66 Spelunca nr. 70 Spelunca ----------------------------------------------------------------------------- EVOLUZIONE DELLE TECNICHE Ottobre 30, 2005 Ugo Sauro Nel '25-'26 si usavano scale larghe (con pioli di legno), corde di canapa. Chiaramente c'erano dei problemi con le strettoie (corde di rete). Nel '50 scale di acciaio con pioli in legno. Nel '60 scale in acciaio con pioli in alluminio. Nel '63 il cavo di acciaio e` 0.5 mm di diametro (tendenza ad alleggerire i materiali). Problema: chi scende non e` indipendente, ma necessita di una sicura (dall'alto); questa puo` essere evitata e si puo` decidere di fare il pozzo "in libera" ('63). La corda di sicura da` problemi: si arrotola alla scaletta, eppoi la sicura a mano non e` certo perfetta (cadono in due, anziche` uno solo). Nel '67-'69 si trova l'utilizzo dei nodi autobloccanti per autoassicurarsi su corda fissa (primo esempio di corda fissa). Non si usano imbragature ma cinturoni (scomidi e certamente meno sicuri). L'imbrago con cosciali veri appare alla fine degli anni '60. Alla fine degli anni '60 si usano corde fisse per scendere (con "otto" o altro) e salire (prisik). Il "Dressler" e` del '68-'69. I belgi nei primi anni '70 usavano scalette con corda fissa e attrezzi: scendevano col discensore, risalivano con scalette e dressler. Questo porta ad una riduzione dei tempi ("ci volevano 15 ore invece di 6 giorni"). Gia` nel '38 Petzl aveva qualcosa come discensori e bloccanti; F. Petzl era l'anima tecnica di Chevalier. Dressler nel '64. Petzl nel '66 lo commercializza. Da noi arriva nel '67 (a Perugia, usato nella grotta del M.te Cucco). Gli esami per istruttori del '69 avevano ancora scalette e corde fisse. Nel '62 Nibler (un austriaco) inventa un prusik meccanico fatto come lo shunt, pericoloso perche` usciva dalla corda. La Jumar e` del '60. I tasselli autoperforanti sono stati importanti per la tecnica di corde: sono stati inventati nel '67 (diam. 16 mm). La sicura "uomo" era quella a spalla, con l'assicuratore non assicurato. C'era anche il tandem: uno speleologo che ne teneva due ! (Era una sicura "psicologica"). In salita tutti tiravano assieme. [ Nota: Il nylon venne messo sul mercato negli anni '40 ] Gli anni '70 hanno visto lo sviluppo di svariate tecniche. Nel '72 gli inglesi scendono su sola corda, con due maniglie (due pedali), e imbragature con cosciali. Avevano Jumar (poche) e un altro modello ("Clog"). Nel '73 i polacchi usano Jumar e il sistema DED, il simple per scendere. Nel '74 Badino scende con i belgi col sistema DED (in 28 ore). [ C'erano gia` le corde a anima+calza (kernmantel) negli anni '70 ? ] Si ha uno sviluppo degli attrezzi: - maniglia, dressler e jumar; - gibboni, minitrcation; - gibbs, universore, shunt; e delle tecniche: - DED, nanet (ded + pantin), gibbs, mao) Nota: lo shunt piega le corde (poiche` le strozza): le rende "a scaletta". Negli anni '80 appare il croll. Dopo si hanno solo raffinamenti dei materiali, per circa 25 anni: il "cam clean", lo "stop", ... Nel 2000 appare il pantin (molta gente comincia ad usarlo sui lunghi pozzi). Nel 2001 grazie alla leggerezza dei materiali M. Rivadossi con 5 e 1/2 sacchi di corde, attrezzi speciali, arma e disarma tutta la "Preta" in 21 ore (con corde che tengono 300 Kg !). -------------------------------------------------------------------------------- RICERCA SCIENTIFICA E SPELEOLOGICA Ottobre 31, 2005 Problema a fare ricerca speleoscientifica, a coordinare, a cercare di avvicinare speleologia scientifica e speleologia esplorativa. I ricercatori sono pochi, percio` e` importante coordinare per aggregare, e per collaborare. Il problema dei finanziamenti (e` legato al coordinamento). Poi c'e` quello dell'editoria. Le giornate nazionali della speleologia scientifica. Coordinamento. Istituto Italiano di Speleologia. Collegamenti con SSI e CAI. - Autonomia - Funzionamento - Sede - PArtecipanti - Organizzazione - Compiti Una struttura che raggruppa i maggiori scienziati. Editoria. - Atti e memorie (E. Boegan) - Grotte d'Italia - Ipogea - Grotte e dintorni - Memorie dell'Istituto Italiano di Speleologia Fare di tutte queste una sola rivista nazionale ? Tre di queste sono finanziate da grotte turistiche. Escono raramente perche` ci sono pochi italiani che scrivono (per esse). Giornata nazionale della Speleologia ? ----------------------------------------------------------------------------- DISOSTRUZIONI: ASPETTI ETICI E LEGALI Ottobre 31, 2005 G. Badino: Tre anni fa hanno blindato uno perche` aveva dell'esplosivo. Adesso dice che si fanno le cose in modo ragionevole (una volta no). Etica: analisi con termometri per capire se vale la pena di scavare o meno. 1 - e` bene prendere in _considerazione_ l'aspetto etico. Questa e` una conquista. L'etica si propone in ogni azione: spittare, pulire i pozzi, ... : siamo ospiti _temporanei_ di un territorio non nostro. 2 - disostruzione = adattamento turistico (escluse le disostruzioni esplorative) 3 - disostruire come _sostituto_ dell'esplorare: le grotte continuano tutte. Ci sono tanti punti aperti "su niente". G. Ledda: Le disostruzioni coi botti sono intollerabili perche` c'e` un abuso; sono illegali. ??? (ex fochino): Sugli aspetti legali. Gli esami da fochino sono prove pratiche sostenute a seguito di un corso. L'uso di esplosivo non e` semplice come sembra. Egli e` contrario all'uso dei manzi (eccetto per soccorso). Invece e` per il rispetto per l'ambiente: se non ci si passa, si cercano altre vie. Poi ammorbidisce la posizione: accetta 50 cm, un metro, ma non cunicoli lunghi. Ci sono danneggiamenti dovuti a disostruzioni (anche cambiamenti di corsi d'acqua). Legalmente e` vietato l'uso dell'esplosivo. E` vietato dal corpo forestale fare un cambiamento dell'ambiente all'interno della grotta. Badino: non e` contrario all'uso delle disostruzioni. E` contrario al non-uso del cervello. Disostruire gli ingressi ? Disostruire in profondita ? Mettere in sicurezza le grotte ? No. Occorre imparare a disostruire: usare i botti con la testa. Ripristinare le stesse condizioni di prima dopo aver disostruito. Insegnare i metodi di disostruzione. Spesso si puo` evitare di fare danni (usare troppo esplosivo, portare fuori i fili, etc. ) L'uso del Disostrex e` pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel 1995. Chiesi: Disostruire come criso dell'esplorazione. Il problema e` etico. Disostruire ingressi: usiamo un termometro e pensiamoci prima. Se apriamo una porta, dobbiamo fare in modo di [potere] richiuderla (porte stagne). Nozzoli: ha una posizione estremista: non esplorare, cioe` non scavare. Badino: le disostruzioni con ostinazione stanno dando una mano alla fine dell'esplorazione. Che differenza c'e` fra scavare e disostruire ? Le grotte non hanno bisogno di ingressi. Noi esploriamo le grotte con ingressi. Molte grotte non hanno ingressi e non le conosciamo. Krauss: M. Vigna: non crede che si possa cambiare il corso dell'acqua ... anzi, no: con una cava si puo` cambiare il corso dell'acqua. Ma nelle disostruzioni in grotta non crede sia possibile. Disostruire le strettoie dove gia` passa l'aria, non cambia quel tanto la circolazione dell'aria. La speleologia e` sempre meno esplorativa, e togliere le disostruzioni ne elimina una fetta. E` ok disostruire per conoscere. Difendere l'ambiente epoi permettere le discariche, etc. Problemi degli aspetti legali per il singolo, e problemi degli aspetti legali per il gruppo [ne risponde il presidente]. Proposta di un decalogo di uso ed abuso: decalogo = suggerimenti (diverso da regole) chi lo fa ? chi fa che cosa ? non ci sono idee chiare, tante cose: sifoni, scavi, roccia. Un tavolo permanente (presidenti di federazioni) Monitorare con "porta aperta" / "porta chiusa" per un anno. Facendo strettoie allargamenti in grotta di media energia puoi fare cambiamenti (da bagnata ad asciutta) [anche per 150 m di lunghezza] nelle correnti d'aria. ---------------------------------------------------------------------------- METEOROLOGIA (G. Badino) Molteplicita` delle grote: le grotte sono un mondo diverso da quello che si pensava, e noi facciamo danni (e` inevitabile); questo e` accettabile finche` non ci sono alternative (per esempio come per l'illuminazione ad acetilene). Sulle disostruzioni: usare il cervello. Questa e` una limitazione vera alla nostra liberta`, e` il vincolo di "doverci riflettere". Meteorologia o climatologia ? Lo studio delle tempertaure e` climatologia. Solo recentemente si sta' facendo della meteorologia (cioe` "eventi che avvengono", come le nuvole, ...): - vedere la "luce che taglia la foschia" (aria sovrassatura) - le pareti bagnate (bagnate quando condensa acqua, che risulta aggressiva) [Presentazione della stazione di Rio Martino] ------------------------------------------------------------------------- http://www.agsp.it/progetti/rio_martino/pres_rio (F. Magri, B. Vigna) Il progetto nasce nel marzo del 2001, ed è prevista una sua articolazione su tre anni, con la possibilità di prolungare la campagna di studio e raccolta dati Il progetto è attualmente in corso e si prevede la conclusione della sua prima fase intorno alla metà del 2004 L'Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi - ONLUS il Gruppo Speleologico Valli Pinerolesi - CAI Sezione di Pinerolo e gli altri Gruppi Speleologici del Piemonte la Regione Piemonte il Politecnico di Torino - Dipartimento Georisorse e Territorio l'Università di Torino - Istituto di Fisica Nucleare Gli Enti e le comunità locali Campagna di rilievo dell'intera grotta effettuazione di nuove esplorazioni con tecniche moderne indagini climatiche all'interno della cavità indagini idrogeologiche pubblicazione dei dati raccolti Messa in opera di due centraline per il rilevamento automatico di dati (portata, conducibilità e temperatura dell'acqua) messa in opera di uno strumento all'esterno per determinare l'apporto di acqua dalla fusione della neve confronto dei dati raccolti in grotta con quelli relativi alle precipitazioni esterne messa in opera di strumenti per la misura della temperatura e dei flussi dell'aria nella grotta Andamento portata, conducibilità e temperatura delle acque p. 11 colorazioni di acque superficiali per individuare i limiti dellarea di alimentazione del sistema carsico e le modalità di circolazione delle acque sotterranee analisi chimiche delle acque che arrivano da punti diversi della grotta confronto di tali dati con quelli derivanti dal monitoraggio automatico in continuo Diagramma diScholler p. 13 Analisi dei principali parametri chimico-fisici delle diverse acque circolanti nella cavità p. 14 Curve di restituzione test con traccianti p. 16 Studio dei principali parametri climatici della cavità * Sperimentazione di nuovi strumenti per rilevamento della circolazione * d'aria all'interno della cavità * Installazione di strumentazione per misure termometriche in continuo in * diversi punti della cavità Pubblicazione dei dati raccolti * realizzazione di una pubblicazione divulgativa riportante notizie * storiche, descrittive sulla grotta di Rio Martino e dei dati derivanti * dalla campagna di monitoraggio * realizzazione di una pubblicazione più approfondita, destinata ad un * pubblico di esperti, riportante l'analisi dettagliata dei risultati * ottenuti * presentazione dei risultati alla comunità locale, alle Amministrazioni * coinvolte ed a convegni scientifici ------------------------------------------------------------------------------ Stabilita` = riduzione di ampiezze [di varaizioni] = sono state misurate con strumenti sbagliati (fatti per altri ambienti) Scopi: - misure accurate al 0.01 C, stabilita` nnell'arco dell'anno dello strumento (termometro); - rilevazione delle variazioni stagionalii e giornaliere. - caratterizzare le sedimentazioni termicche (sbilancio termico, sbilancio del vapor d'acqua; il rimescolamento porta a mettere in contatto aria sovrassatura con pareti fredde (meteore) - misurare il vento e l'umidita` (occorree sviluppare strumenti adeguati); l'umidita` e` prossima al 100%, gli psicometri arrivano al 98-99%. - Il vento (aria in movimento): possiamo misurare le correnti d'aria ? no. non a lungo termine, solo locali, non il verso. L'anemometro tende a distruggere la misura (-> anemometro sonico). - termometro elettronico con termometri ddi calibrazione precisione delle misure (farne tante e mediare [statistica]) calcolo differenze tra singolo sensore e temperatura media tolgo quelli che sono fuori e rifaccio la media Alla fine l'accuratezza e` di 0.003 C Gli "eventi" vengono registrati. Per esempio una fusione porta acqua fredda, e la temperatura decresce (di 0.1 C): le grotte "parlano" al centesimo di grado C. La differenza fra temperatura massima e minima del giorno. Esempio grotta di Domusnova 2 C, grotta di Rio Martino 0.02 C. Entrambe le grotte sono ad alta energia. Questa e` la chiave per capire quando si formano cristallizzazioni, concrezioni, depositi di acqua. I sensori vano messi nello stesso punto, e con lo stesso punto. Tubo sonoro: determinare la lunghezza di una grotta dal periodo di oscillazioni della pressione. *** Termica Fluidi --> temperatura media delle acque che passano. Capacita` termica di cosa ? - aria - pareti (sensazione di freddo perche` sottraggono calore se ci si appoggia); l'onda termica si diffonde molto lentamente, all'inizio la roccia assorbe rapidamente il calore poi diventa piu` difficile. Su pulsazioni giornaliere, sono coinvolti circa 20 cm di roccia. Esercizio: Un contenitore con capacita` termica C [cal/K], temperatura T0 [K]; entra un fluido (portata Q [Kg/s], capacita` termica C1 [cal/Kg K], e quindi "portata termica" F=Q*C1 [cal/s K], temperatura T1 [k]), ed esce alla temperatura del contenitore. Come varia la temperatura del contenitore ? L'energia entrante e` F*(T1-T) [cal/s], percio` la differenza di tempertaura DT = T1 - T(t) soddisfa l'equazione d(DT) = ( F DT / C ) dt quindi T1 - T(t) = (T1 - T0) exp( - t / (C/F) ) La scala dei tempi e` t_o = C/F [s]. Tutto viene smorzato a meno di fluttazioni molto lunghe, percio` le grotte sono "indietro" nel tempo, hanno la temperatura media degli ultimi secoli. t_o e` il tempo necesarioi per far passare nell grotta acqua con capacita` termica pari a quella della montagna. In condizioni alpine la temperatura e` fissata dall'acqua: la tempertaura della grotta e` circa uguale alla temperatura media locale, (in prima approssimazione !!!). La temperatura media delle grotte al livello del mare; perche` in alto le grotte variano con la quota, la latitudine e l'esposizione. Veniamo ai dettagli: separare il clima esterno da quello interno. Il flusso geotermico e` intercettato dalla falda. Dalla differenza fra fondo - (ri)sorgenza + piovosita` si ha la quantita` di acqua nell'acquifero. Il riscaldamento e` di circa 0.5 C. percio` DT_geo = 0.06 / (4.2 10^3 P) dove P e` la piovosita` annua in mm. Per un acquifero piatto ed omogeneo non e` rilevante: il campo di temperatura e` fatto da superfici "parallele". Per un acquifero a condotte, il flusso geotermico deforma il campo di temperatura: si hanno degli avvallamenti sotto le condotte (perche` il flusso di calore tende ad essere attirato da esse). Si forma una "ombra" di temperatura in superficie, dove la grotta intercetta il calore geotermico (la dimensione dell'ombra dipende dalla profondita`). L'acqua in una grotta entra solo liquida (T >= 0 C). Se c'e` neve, la temperatura della grotta e` superiore alla temperatura media. L'aria entre in dipendenza dal clima: in inverno dagli ingressi bassi, in estate da quelli alti. La grotta filtra il contributo dell'aria. A valle dei punti di assorbimento i fluidi saranno in condizioni quasi-adiabatiche, se le loro caratteristiche non variano sulla scala di tempi maggiori dei tempi di (ri)equilibrio. Percio` la temperatura dei fluidi cambia con lo scorrimento, aria ed acqua hanno comportamenti diversi: - il gradiente dell'aria e` circa 6 C/Km - quello dell'acqua e` 2.34 C/Km Le grotte stanno in mezzo: misuro il gradiente termico della grotta e trovo il peso relativo di aria ed acqua. Il realta` alle sorgenti DT = 3.5 C. L'acqua toglie energia all'aria (scambi di flussi termici). Una volta entrato il sistema, evolve per i fatti suoi, non come in una cantina: l'aria tende a scaldarsi di 6 C per Km, l'acqua di poco piu' di 2 C. L'aria tende ad essere piu` calda, a stare sopra (trappole, soffitti caldi). Quando invece scorre verso l'alto (inverno), tende a cadere e rimescolare tutto. C'e` stagionalita` nei moti dell'aria. L'acqua toglie energia che viene dall'aria. Dall'ampiezza della escursione termica giornaliera ho l'indice di isolamento termico. Ci sono correlazioni fra la temperatura esterna e quella interna. correlazioni con sfasamento, correlazione col clima esterno al tempo un poco prima; il massimo e` in ritardo all'interno, tanto piu' quanto piu' il sistema e` isolato. Tubi di vento, circolazione convettiva, circolazione barometrica (rara), sistemi CR accoppiati R1 R2 ---^v^v^-----^v^v^---- | | | C1 === === C2 | | | | ---------------------- I due tipi di circolazione si sommano. Nel modello elettrico C rappresenta i volumi intrappolati, R sono le strettoie, L l'energia delle masse in moto. Una galleria con diametro N ha R = cost * N^5 (perdite di carico), cioe` R varia come v^2 grossomodo. Se una strettoia ha poca aria la sua disostruzione e` innocua. Se c'e` aria quasi certamente facciamo variazioni al bilancio energetico. Nelle disostruzioni selezioniamo il punto critico: facciamolo, ma "riflettiamoci sopra !". Se tutta la grotta fosse stretta e di impedenza simile a quella della strettoia, ci sarebbe poca circolazione. Ogni metro cubo di aria entrante a DT = 10 C apporta 10 KW. Se allarghiamo per passare meglio non facciamo danno (l'allargamento e` quasi innocuo): e` variata la percezione della grotta, e` un adattamento fai-da-te`, ecologicamente non fa niente. Grotta = montagna inclusa nell'atmosfera della terra Capacita` termica = filtri passa basso La grotta (roccia) e` un passa-basso: il segnale di Rio MArtino e` passa-alto (variazioni giornaliere) perche` e` un segnale locale (come nelle vicinanze del fluso entrante nella vasca). ------------------------------------------------------------------------- GIS Pannuzzo: ha iniziato con macro in Excel, ..., alla fine ha scelto Compass. Altri (dice) usano VisualTopo, MicroDEM (ottimo per fare le sovrapposizioni), TopoRobot, R2V (puo` generare dati vettoriali da CTR, genera file shp), VisualNature (puo` sovrapporre raster e vettoriali). Grass e Qgis sono stati provati da uno solo. Quasi tutti i GPS scaricano in formato grass. Survex: problemi con le volumetrie (non e` usato da nessuno); secondo lui non e` uno strumento gia` utilizzabile in pieno. Poi passa a mostrare un esempio di OziExplorer (85 euro). Fa quasi le stesse cose che ArcView fa, e che servono agli speleo, pero` deve fargli credere che le poligonali siano tracce esterne. Ozi lavora in coordinate polari WSG, con datum WGS-85. Non gestisce le volumetrie. Permette di fare ricerche per nome /numero catastale (e` buono per ricerche), poi va a scegliere la cartografia e anche centrarla, se richiesto. Il database e` in formato DB3. Ha un numero massimo di 10000 waypoint. La georeferenziazione delle CTR 1:10000 (ha fogli di conversione per avere i dati in WGS-84) AllTrans trasforma in tutti i sistemi di riferimento (pero` un punto alla volta). Catlib fa` lo stesso (ce ne sono tanti). Pannuzzo usa una dll di VisuaTopo per fare conversione (una vecchia versione di VisualTopo), oppure si possono usare le dll diOziExplorer. Geotrans per trasformare le coordinate: Per Roma-40 c'e` un problema, Ozi usa i parametri della Sardegna e c'e` un errore quando si va ad est. Bisogna farsi un datum personalizzato locale. Datum verso sistema di riferimento (projezione) in OziExplorer. Infine OziExplorer ha una veloce curva di apprendimento. OziExplorer ha un modulo di visualizzazione 3D (in versione beta). - Fgis. - GlobalMapper per sovrapporre ortofoto e CTR. - Dxf2xyz - Surfer - ArcGis / ArcScene - Unavcov (o conv): programmi gratuiti per correggere l'erroe GPS